venerdì 11 dicembre 2009

Mistero, black holes and revelations, i Muse e il progetto H.A.A.R.P.

Chi ha guardato il programma Mistero, oltre a constatare come me che il montatore dei servizi dovrebbe montrasi il cervello e cercare di evitare agli spettatori continui flashback (chi ha guardato il programa avrà sicuramente riscontrato bruschi tagli e ripetizioni continue del video dei servizi), avrà sicuramente incontrato una parola gia sentita. H.A.A.R.P. (High-Frequency Active Aural Research Programme.) era il titolo del precedente tour dei MUSE, band nota non solo per le sue qualità artistiche notevoli ma anche per l'impegno delle canzoni che scrive. La scenografia portata allo Wimbley Stadium, infatti non era solo frutto dell'immaginazione del futurista cantante Matt Bellamy e la sua ossessione per lo spazio e tutto cio che è extraterrestre ma era una forma di pubblica protesta verso le apparecchiature che questo centro segreto in Alaska sta cercando di usare a scopo di manipolare con microonde, le idee degli abitanti della Terra e i cambiamenti climatici a proprio piacimento. Fantascienza? No, pseudorealtà!

Infatti Bellamy ha dichiarato, a proposito della grandiosa performance londinese: "La scenografia del palco mostra una ricostruzione di H.A.A.R.P., una bizzarra installazione di antenne situate in Alaska che servono per compiere il lavaggio del cervello. Questo apparato spara nell'atmosfera delle microonde che ci rendono docili e che riducono la percezione della realtà in uno stretto raggio".
Sono parole quanto mai appropriate e non sorprende che i recensori italiani del DVD, pur dilungandosi in giudizi di solito elogiativi sulle composizioni dense di pathos dei Muse, non spendano una sola parola per spiegare il significato del titolo H.A.A.R.P. I critici musicali non accennano neppure alla denuncia del trio di Teignmouth contro il potere sinistro che tenta di soggiogare l'umanità. L'accorata voce di Bellamy, che si intreccia ad aspre armonie e ad inquieti contrappunti, si perde nel silenzio dell'indifferenza.Con incredibile nonchalance i recensori glissano sul mordente dei testi, sulla valenza eversiva del titolo H.A.A.R.P.: ignorandolo, attuano una forma di censura forse non meno deprecabile di altre più dirette e draconiane.E' comunque eloquente questo imbarazzato silenzio. I censori colpiscono anche fingendo di non aver capito, come se H.A.A.R.P. fosse un suono onomatopeico. L'importante è che abbiamo capito noi!


Il fatto è che io da fan dei Muse mi sento altamente ignorante! Non mi sono mai chiesta cosa volesse dire H.A.A.R.P. nonostante abbia visto e rivisto il dvd! Questo mi fa pensare, e se tutti noi stessimo inconsciamente vivendo ignari di tutto quello che la scienza ha scoperto e usa contro di noi quando vuole senza correre il rischio di essere scoperta? I Muse con quel nome dovevano far scattare qualche meccanismo e non è riuscito ad arrivare fin da noi per colpa dei recensori che non hanno dato spessore alla cosa. Poi ci si chiede perchè i cervelli scappano dall'Italia?
_Faby_

4 commenti:

  1. Non ti ha mai sfiorato il dubbio che i cervelli scappino dall'ignoranza che articoli come questo e album come H.A.A.R.P mostrano?

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  2. Ciao. Grazie del commento positivo.Il commento, pur essendo piuttosto brusco, non voleva essere un'offesa nei tuoi confronti (non ti conosco nemmeno). Quando vedo la gente propagandare teorie antscientifiche e irrazionali, pero, me la prendo facilmente. Ancor piu in questo caso, dove una band conosciuta favorisce, per come la interpreto io, l'ignoranza.
    Ti ripeto, stai tranquilla il commento non riguarda direttamente te, era un'affermazione generale.

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  3. Vado controccorente e dico complimenti finalmente un articolo che ha colto nel segno quello che era l'intento della band inglese. H.A.A.R.P. non è una teoria fantascientifica o irrazionale come qualcuno di questi saccentoni che hanno lasciato i commenti sotto di me vorrebbe farci credere. Purtroppo è un'installazione militare realmente esistente che si trova nei pressi di Gakona in Alaska. E' davvero il caso di dire che la realtà supera l'immaginazione, ma qualcuno vuol far finta di non vedere oppure preferisce negarne l'esistenza e continuare a dormire.

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  4. Attenzione: non ho mai insinuato che H.A.A.R.P sia una teoria fantascientifica. Al contrario è un progetto di ricerca realmente esistente, con tanto di sito internet su cui regolarmente vengono pubblicati dati. Si tratta di un progetto americano per lo studio dell'ionosfera. Naturalmente i militari hanno interesse nel progetto: questo strato dell'alta atmosfera influenza la trasmissione di onde radio a grande distanza e può essere indirettamente usato come "antenna" per comunicare con i sommergibili. Ma da qui ad accusarlo di essere un sistema dicontrollo mentale c'è tanta fantasia di mezzo; come anche una scarsissima cultura scientifica e tecnica.
    Saluti da Bafe il pedante

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