venerdì 13 agosto 2010

L'omissione di soccorso vale anche per gli animali


di Oscar Grazioli
Vi sono numerose citazioni storiche che ricorrono a proposito del rapporto uomo animale.
Da Einstein a Twain, da Leonardo a Gandhi,
dai filosofi ai poeti ai grandi scienziati,
quasi tutti hanno espresso il pensiero secondo cui gli animali
hanno dei diritti
che non possono essere misconosciuti dall’uomo, pena la barbarie.
A me semplicemente basta credere
che una nazione
sia civile anche proporzionalmente a come tratta gli animali.
L’Italia non è certo la prima, ma neanche l’ultima in tal senso.
Negli ultimi decenni, il nostro paese ha fatto passi giganti
per quanto riguarda il riconoscimento dei giusti diritti
che devono essere riconosciuti agli animali domestici e selvatici.
Tuttavia rimane ancora molto da fare.
Una delle cose che più mi dà fastidio, quando giro per il bel Paese,
è la vista di cani, gatti o altri animali morti o feriti per strada.
Nessuno si ferma, anzi qualcuno si diverte a piombare con le gomme della macchina
sulla carcassa del gatto, specie se nero, senza neanche rendersi conto se sia morto o soltanto ferito.
Così il cadavere del cane, investito dalla precedente automobile,
staziona in mezzo alla carreggiata della tangenziale
fino a che qualcuno di buona volontà (come il sottoscritto)
si ferma per toglierlo dal centro della strada,
avvertendo poi le autorità addette alla rimozione delle spoglie.
A parte il fatto che l’animale potrebbe essere soltanto ferito
e quindi passibile di recupero, anche in caso di morte,
il corpo, specie se appartiene a un cane di media o grande taglia,
costituisce un pericolo per motociclisti o anche automobilisti
che schiaccino un po’ troppo il pedale dell’acceleratore.
Il soccorrere un animale ferito (o anche morto)
è comunque un atto di civiltà cui fino adesso,
a differenza di molti paesi del Nord Europa,
ci siamo sottratti senza pagare dazio.
Con l’entrata in vigore del nuovo codice della strada invece la faccenda cambia.
Visto che gli italiani , di solito, diventano molto civili se dietro l’angolo ci sono sanzioni salate,
i legislatori hanno introdotto il reato di omesso soccorso.
Fortemente voluto dall’on. Gabriella Giammanco,
da oggi praticamente l’automobilista che causa un incidente stradale
con danno a un animale avrà l’obbligo di fermarsi
e di attivare ogni misura che possa assicurare
un tempestivo intervento di soccorso all'animale in questione.
In caso contrario sarà costretto a pagare una sanzione amministrativa
che può arrivare fino a 1.500 euro.
La maggior parte dei cani, vittime di incidenti stradali,
muore sulla strada per dissanguamento, tra dolori lancinanti e l'indifferenza degli automobilisti.
Le nuove norme del codice della strada
dimostrano che il Parlamento stia cominciando a considerare gli animali come esseri senzienti,
dotati di intelligenza e sensibilità e capaci di provare dolore" afferma la Giammanco.
Non so voi, ma io mi sento di applaudire.

Nessun commento:

Posta un commento